come si vive "alla Nietzsche" scondo nemo (su suggerimento di irenish) |
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come si vive "alla Nietzsche" scondo nemo (su suggerimento di irenish) |
nemo |
May 31 2008, 09:43 PM
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#1
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Allora:
la prima cosa che ho imparato dal baffone: è il riconoscimento di me stesso come ente su di un piano esclusivamente personale come dire: io so chi sono; mi riconosco, ho la consapevolezza di me! Poi... come mi rapporto con l'esterno a me? secondo canoni stabiliti oppure decido io la misura? che rapporto ho con l'esterno? mi è compatibile? io vengo prima di tutto? o no? spero stimoli qualcuno... |
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Jun 2 2008, 06:45 PM
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#2
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Advanced Member Gruppo: Members Messaggi: 68 Iscritto il: 12-May 07 Utente Nr.: 95 |
Il nichilismo ti dice una cosa: tu decidi. Tu decidi se sono orride. sono convinto che di fronte a certe cose(non il governo Berlusconi, ma altre cose) tutti gli esseri umani reagiscono più o meno alla stessa maniera per la propria natura intrinseca ed i propri istinti e non per educazione cattolica o altro. |
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Jun 2 2008, 07:45 PM
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#3
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Über Member Gruppo: Members Messaggi: 754 Iscritto il: 15-May 08 Utente Nr.: 2,728 |
sono convinto che di fronte a certe cose(non il governo Berlusconi, ma altre cose) tutti gli esseri umani reagiscono più o meno alla stessa maniera per la propria natura intrinseca ed i propri istinti e non per educazione cattolica o altro. Non è così vero sai, a tutto si fa l'abitudine, le cose ci sembrano strane o terribili solo perchè non ci siamo abituati, idem per l'educazione ad un sistema di valori. Se uno avesse un controllo mentale sufficiente potrebbe anche liberarsi di un abitudine (innocenza e oblio appunto). Secondo me se si intende Dio come lo intendeva Emerson (il primo che mi è venuto in mente visto che c'è un topic adesso) non c'è tutto questo divario. Credo che Sgubonius possa darti conferma. Evidentemente sostenere che il superuomo non è tanto distante dal grande cristiano sembra un "eresia", ma in verità non è così. Il grande cristiano non è quello che disprezza il mondo per amare Dio, ma è quello che ama il mondo (tutto, anche il... male) come volontà di Dio. La viltà dell'uomo asservito è quella di mortificare la propria volontà per fare quella del Signore, la grandezza del vero cristiano è quella di amare Dio a tal punto da volere il suo regno, nella sua totalità. L'Amor Fati nietzschiano e l'Amor Intellectualis Dei di Spinoza non sono veramente così distanti... Ma se hai tutto in te stesso perchè devi cercare dio? In te stesso hai tutto il mondo, ma non hai niente di sovrannaturale, Dio è proprio l'unica cosa che ti può far uscire dal mondo (per esempio liberandoti dalla morte). La famosa scommessa di Pascal dice che ti giochi una vita (che cmq non perdi) per avere una possiblità anche bassissima di averne una eterna, dal valore eterno. La matematica ti dice che questa scommessa è sempre vantaggiosa (probabilità di questa vita, cioè 1 x valore di questa vita, cioè un numero finito < probabilità vita eterna x infinito). Proprio in base a questo valore infinito cerchi Dio, poichè rappresenta il totalmente altro come direbbe Barth. -------------------- "Innocenza è il fanciullo e oblio, un nuovo inizio, un giuoco, una ruota ruotante da sola, un primo moto, un sacro dire di sì"
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nemo |
Jun 2 2008, 08:15 PM
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#4
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Non è così vero sai, a tutto si fa l'abitudine, le cose ci sembrano strane o terribili solo perchè non ci siamo abituati, idem per l'educazione ad un sistema di valori. Se uno avesse un controllo mentale sufficiente potrebbe anche liberarsi di un abitudine (innocenza e oblio appunto). Evidentemente sostenere che il superuomo non è tanto distante dal grande cristiano sembra un "eresia", ma in verità non è così. Il grande cristiano non è quello che disprezza il mondo per amare Dio, ma è quello che ama il mondo (tutto, anche il... male) come volontà di Dio. La viltà dell'uomo asservito è quella di mortificare la propria volontà per fare quella del Signore, la grandezza del vero cristiano è quella di amare Dio a tal punto da volere il suo regno, nella sua totalità. L'Amor Fati nietzschiano e l'Amor Intellectualis Dei di Spinoza non sono veramente così distanti... In te stesso hai tutto il mondo, ma non hai niente di sovrannaturale, Dio è proprio l'unica cosa che ti può far uscire dal mondo (per esempio liberandoti dalla morte). La famosa scommessa di Pascal dice che ti giochi una vita (che cmq non perdi) per avere una possiblità anche bassissima di averne una eterna, dal valore eterno. La matematica ti dice che questa scommessa è sempre vantaggiosa (probabilità di questa vita, cioè 1 x valore di questa vita, cioè un numero finito < probabilità vita eterna x infinito). Proprio in base a questo valore infinito cerchi Dio, poichè rappresenta il totalmente altro come direbbe Barth. No! tu non sei chi dici di essere! troppa la tua tendenza al divino ne parli troppo mentre dovresti escluderlo io non ci sto! non in questo senso, volevo andare il trascendente, per me, è un discorso chiuso!!! |
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Jun 2 2008, 08:18 PM
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#5
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Über Member Gruppo: Members Messaggi: 754 Iscritto il: 15-May 08 Utente Nr.: 2,728 |
il trascendente, per me, è un discorso chiuso!!! Perchè chiudere? Sembra quasi che lo temi! Ogni alternativa deve essere vagliata. La scelta deve essere il più "razionale" possibile. -------------------- "Innocenza è il fanciullo e oblio, un nuovo inizio, un giuoco, una ruota ruotante da sola, un primo moto, un sacro dire di sì"
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nemo |
Jun 2 2008, 08:20 PM
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#6
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