Il misticismo poetico di Holederlin, Le somme vette del Genio e le tenebre.... |
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Il misticismo poetico di Holederlin, Le somme vette del Genio e le tenebre.... |
Mar 25 2008, 08:59 AM
Messaggio
#1
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Über Member Gruppo: Members Messaggi: 533 Iscritto il: 4-April 07 Utente Nr.: 34 |
Da http://www.girodivite.it/antenati/xixsec/_holderl.htm
Il misticismo poetico La poesia di Hölderlin è una poesia tragica, si situa all'incrocio di esperienze contraddittorie: il "divino" come ineffabile religioso, la conoscenza dialettica, la "begeisterung" (ispirazione entusiastica) e la coscienza del divenire. Attraversa queste odi l'aspirazione a una palingenesi che saldi età e luoghi remoti come membri di un solo corpo. Un famoso verso di Hölderlin dice che sono i poeti a fondare ciò che è destinato a durare. La poesia è per Hö lderlin fondazione del mondo e del suo significato, coinvolge l'intera persona, rigenera la realtà. Anche attraverso Hö lderlin si rinsalda il mito poetico, quella scissione che era avvenuta tra filosofia (e religione) e poesia, viene a rimarginarsi. Viene ricreata l'unità della vita di cui simbolo diventa la terra nativa, la sua Svevia trasfigurata a un'ideale Grecia. Il linguaggio di Hö lderlin, spezzato e classico, è l'espressione della totalità. Il nume cui si rivolge Hö lderlin è il Cielo, il Padre Etere che tutto nutre e abbraccia, ma la sua poesia venera e unisce in un respiro panico i fiumi tedeschi e l'arcipelago greco ("Arcipelago" è uno dei suoi più alti poemi), i fiori, gli alberi e gli eroi, il respiro del vento, la sacra luce della sera e soprattutto Cristo e Dioniso fusi in una religiosità cosmica, permeata di grecità e di cristianesimo. La poesia riunisce ciò che la società e la riflessione ha separato. La nostalgia di ricongiungersi con la totalità porta alla tragedia: Empedokles si getta nell'Etna. La notte, la tragedia, la desolazione non sono ignote a Hö lderlin (si legga per esempio la lirica intitolata "La brevità o Metà della vita"), ma egli non perde la fede nell'ideale di armonia tra Uno e Tutto, né la speranza della sua realizzazione nella società. Il tempo di miseria contingente è vissuto come transizione, tenebra che pre cede un nuovo giorno. Per questo anche nella lacerazione si avverte una sacra armonia, una luce numinosa che nulla riesce a spegnere: «Un figlio della terra | io sembro, fatto per amare, fatto per soffrire» dice l'ultimo verso di "Terra nativa". E la grandissima poesia "Alle Parche", che invoca solo un'estate e un autunno e in cui parla un' «anima, privata in vita del suo | diritto divino», si conclude con l'accettazione del silenzio dell'Ade in cui tace persino l'arpa del poeta: «Ho vissuto | una volta sola, e da dio: di più non ho bisogno». La delusione politica per il crollo delle speranze rigeneratrici, l'involuzione culturale e politica dei tedeschi, e la morte della donna amata gli fanno conoscere il tempo della notte, l'assenza del divino, l'esilio degli dèi: l'uomo, come nel "Canto del destino di Hyperion" precipita in un baratro senza fondo. Ciò spezza la coscienza stessa di Hölderlin che trascorre gli ultimi decenni nella demenza. -------------------- DIE EWIGE SANDUHR DES DASEINS WIRD IMMER WIEDER UMGEDREHT
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Mar 30 2008, 03:58 PM
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#2
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Über Member Gruppo: Members Messaggi: 1,239 Iscritto il: 12-July 07 Utente Nr.: 219 |
ho trovato questo, Nì
ti piacerà Ottobre 1861, ha 17 anni Nietzsche scrive una "Lettera al mio amico, in cui gli raccomando la lettura del mio poeta preferito" dice all'amico, che non aveva gradito i versi : "Parole oscure e di quando in quando pensieri farneticanti! Queste parole sprezzanti mi fanno capire che in primo luogo sei vittima di un assurdo pregiudizio contro Hölderlin . Non conosci il suo Empedocle, questo frammento drammatico così importante, nei cui toni melanconici è adombrato il futuro dell'infelice poeta, la follia che doveva rinchiuderlo per anni come un sepolcro, ma non , come pensi tu, con parole oscure, bensì nel più puro linguaggio sofocleo e in un'esauribile ricchezza di profondi pensieri" e ancora parla delle poesie precedenti la follia di Hölderlin. Sebbene in queste " la profondità concettuale sembri lottare con le tenebre imminenti della follia, tuttavia la schiacciante maggioranza di esse sono in senso purissimo perle assolute e preziose" -------------------- "Osa tutto...non avere bisogno di niente"
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