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> L'eterno ritorno dell'eguale
diechirico
messagio Jul 29 2007, 10:01 AM
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La Gaia Scienza
Libro Quarto

341.
Il peso più grande. Che cosa accadrebbe se un giorno o una notte nella più solitaria delle tue solitudini si insinuasse un demone e ti dicesse: «Questa vita che vivi adesso e che hai vissuto, dovrai viverla ancora innumerevoli volte; e non ci sarà niente di nuovo, in essa, ma ogni dolore e ogni piacere e ogni pensiero e sospiro e tutto quello che in essa c'è di indicibilmente piccolo e grande deve tornare, e tutto nella stessa sequenza e successione - persino questo ragno e questo chiaro di luna tra gli alberi, e persino questo istante e io stesso. L'eterna clessidra dell'esistenza viene girata di continuo -, e tu con essa, infimo granello di polvere!». Non ti getteresti a terra e digrigneresti i denti e malediresti il demone che parla così? O hai già vissuto un attimo di immensità in cui gli risponderesti: «Tu sei un dio, e mai ho udito parole più divine!». Se quel pensiero si impadronisse di te, come sei adesso, ti trasformerebbe, forse stritolandoti; la domanda «vuoi che tutto ciò accada ancora una volta, innumerevoli volte?» sarebbe il più grande peso mai gravato sul tuo agire! Oppure, quanto dovresti essere ben disposto nei confronti di te stesso e della vita, per non desiderare nient'altro che quest'ultima, eterna conferma, questo sigillo?


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Ma cosa importa di me e di te! Altri uccelli voleranno oltre!
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NIHILO
messagio Aug 2 2007, 09:55 AM
Messaggio #2


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L'aforisma 341 FW è pervaso da una potenza crepuscolare di
sapore faustiano. Per spiriti che amano l'interiorità e a cui sono
familiari le suggestioni gotiche della letteratura miltteleuropea
è un quadretto geniale.
Venendo all'eterno ritorno, io comincio a pensare che Nietsche
lo concepisse come la continua manifestazione di quello che noi
chiamiamo inconscio. Nietzsche ha forse intuito per primo l'esistenza
di un inconscio come struttura psichica, cioè come un insieme di
funzioni cerebrali che si attivano automaticamente senza ricorrere
alla mediazione dei circuiti sinaptici che invece presiedono all'elaborazione
di concetti logici.
Sono giunto a questa conclusione perchè mi sembra, per non saper
leggere nè scrivere, che interpretare la dottrina dell'EWDG secondo
gli schemi assiomatico-deduttivi conduca ad un inviluppo senza fine e soluzione.
DUNKEL SIND DIE WEGE DER GOTTLOSEN


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DIE EWIGE SANDUHR DES DASEINS WIRD IMMER WIEDER UMGEDREHT
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