L'eterno ritorno dell'eguale |
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L'eterno ritorno dell'eguale |
Jul 29 2007, 10:01 AM
Messaggio
#1
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Über Member Gruppo: Members Messaggi: 236 Iscritto il: 22-March 07 Da: delocalizzato Utente Nr.: 16 |
La Gaia Scienza
Libro Quarto 341. Il peso più grande. Che cosa accadrebbe se un giorno o una notte nella più solitaria delle tue solitudini si insinuasse un demone e ti dicesse: «Questa vita che vivi adesso e che hai vissuto, dovrai viverla ancora innumerevoli volte; e non ci sarà niente di nuovo, in essa, ma ogni dolore e ogni piacere e ogni pensiero e sospiro e tutto quello che in essa c'è di indicibilmente piccolo e grande deve tornare, e tutto nella stessa sequenza e successione - persino questo ragno e questo chiaro di luna tra gli alberi, e persino questo istante e io stesso. L'eterna clessidra dell'esistenza viene girata di continuo -, e tu con essa, infimo granello di polvere!». Non ti getteresti a terra e digrigneresti i denti e malediresti il demone che parla così? O hai già vissuto un attimo di immensità in cui gli risponderesti: «Tu sei un dio, e mai ho udito parole più divine!». Se quel pensiero si impadronisse di te, come sei adesso, ti trasformerebbe, forse stritolandoti; la domanda «vuoi che tutto ciò accada ancora una volta, innumerevoli volte?» sarebbe il più grande peso mai gravato sul tuo agire! Oppure, quanto dovresti essere ben disposto nei confronti di te stesso e della vita, per non desiderare nient'altro che quest'ultima, eterna conferma, questo sigillo? -------------------- Ma cosa importa di me e di te! Altri uccelli voleranno oltre!
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Aug 2 2007, 09:55 AM
Messaggio
#2
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Über Member Gruppo: Members Messaggi: 533 Iscritto il: 4-April 07 Utente Nr.: 34 |
L'aforisma 341 FW è pervaso da una potenza crepuscolare di
sapore faustiano. Per spiriti che amano l'interiorità e a cui sono familiari le suggestioni gotiche della letteratura miltteleuropea è un quadretto geniale. Venendo all'eterno ritorno, io comincio a pensare che Nietsche lo concepisse come la continua manifestazione di quello che noi chiamiamo inconscio. Nietzsche ha forse intuito per primo l'esistenza di un inconscio come struttura psichica, cioè come un insieme di funzioni cerebrali che si attivano automaticamente senza ricorrere alla mediazione dei circuiti sinaptici che invece presiedono all'elaborazione di concetti logici. Sono giunto a questa conclusione perchè mi sembra, per non saper leggere nè scrivere, che interpretare la dottrina dell'EWDG secondo gli schemi assiomatico-deduttivi conduca ad un inviluppo senza fine e soluzione. DUNKEL SIND DIE WEGE DER GOTTLOSEN -------------------- DIE EWIGE SANDUHR DES DASEINS WIRD IMMER WIEDER UMGEDREHT
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