Il Nietzsche di Antonio Banfi |
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Il Nietzsche di Antonio Banfi |
Jun 4 2007, 03:33 PM
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#1
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Über Member Gruppo: Members Messaggi: 1,113 Iscritto il: 20-March 07 Da: Pescara, dove sono nato Utente Nr.: 6 |
Leggendo che il nostro buon Joseph de Silentio considera le lezioni di Banfi ( anni '3o ) con favore, mi è tornato in
mente il seguente giudizio di Luigi Alfieri : '' Quanto a Banfi, non potrai non accorgerti da solo che parla di un N. inesistente. Forse, ma non ho controllato e non ho tempo e voglia di farlo, si basava sulle primissime traduzioni italiane di N., quelle delle case editrici Bocca o Monanni, che erano in pratica delle reinvenzioni: brani scelti, con i titoli cambiati e il testo reso molto a senso (o non senso), puntando all'effetto "filosofo folle". Insomma, non parla di N., ma di uno che non esiste, quindi è un libro inutile, se non come testimonianza storica. Banfi è un filosofo di qualche rilievo, anche se non ci vedo nulla di particolarmente attuale, ma come interprete di N. semplicemente non c'è. '' Cfr. Luigi Alfieri, Banfi interprete di Nietzsche, in “Prassi e Teoria”, n. doppio 1-2, 1975. ( purtroppo non l'ho ancora trovato ) -------------------- '' i pensieri sono azioni '' : facciamo insieme! filAsofia meAfisica fisiofilia 3332725782
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Jun 5 2007, 09:29 PM
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#2
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Über Member Gruppo: Members Messaggi: 1,113 Iscritto il: 20-March 07 Da: Pescara, dove sono nato Utente Nr.: 6 |
'' Joseph de Silentio è troppo buono con Banfi. Sì, certo, negli anni Trenta in Italia c'era di molto peggio, e c'è un certo merito nel fatto che Banfi non abbia
sudditanze nei confronti delle letture naziste di Nietzsche dell'epoca, ma se ci dobbiamo mettere ad esaltare uno perché dice meno cazzate di quelle che poteva dire, i grandi filosofi diventano legioni. E' giustissimo che Banfi è tra i primissimi a considerare N. un filosofo vero (ma pur sempre un "minore interessante"!), ma questo è oggi un problema inesistente. E siccome non era scemo, essendo tra i primi ad occuparsi di N. è anche uno dei primi a dire cose giuste su di lui, ma siccome anche questa è una cosa del tutto acquisita, resta vero che è inutile leggerlo adesso, se non per ragioni meramente storiografiche. Certo che Banfi era in grado di leggere N. in tedesco! Il punto è che evidentemente non l'ha fatto. A suo tempo non sono riuscito a ricostruire da che fonti dipende, ma non certo dalla lettura diretta del testo, che fin troppo chiaramente non conosce (se non a pezzi e bocconi presi chissà dove). Prova a leggerti il capitolo su "Aurora", che è letteralmente inventato: sembra dipendere, semmai, da una traduzione marziana. E' né più né meno che la sintesi di un libro inesistente. A voler fare le cose per bene, sarebbe da vedere quanto dipende da Simmel, e non escludo affatto che di N. sappia precisamente solo quel che aveva appreso da Simmel (che beninteso era un grande, lui). Mantengo dunque la tesi dell'evidente inutilità di questo testo, salvo, ripeto, che l'intento sia storiografico. '' Luigi Alfieri Grazie per la carrellata! in proposito, è molto utile il repertorio bibliografico della Stefani -------------------- '' i pensieri sono azioni '' : facciamo insieme! filAsofia meAfisica fisiofilia 3332725782
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Jul 24 2007, 02:55 PM
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#3
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Newbie Gruppo: Members Messaggi: 9 Iscritto il: 23-July 07 Utente Nr.: 252 |
grazie a tutti, gentilissimi, veloci e brevi!!
Posso ancora chiedere a Joseph dove Banfi si è occupato nel 1924 di Nietzsche? |
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