http://www.robertosaviano.it/documenti/9599
Perché?
vive da due anni sotto scorta, minacciato di morte da una delle organizzazioni criminali più potenti del mondo: non mi sembra che abbia fatto un grande affare. è diventato celebre, certo, ma credo che lo meriti. Lo ammiro come uomo, come giovane e come scrittore.
quindi avrebbe dovuto starsene zitto? Credo invece che Saviano susciti in molti un senso d'inferiorità, magari soprattutto nei giovani, che alla sua età spesso non hanno nemmeno l'onesta di dirti in faccia quello che pensano. Non lo ammazzano perché ha la scorta.
Ma tu, in coscienza, ti senti sullo stesso livello di Saviano? La domanda è rivolta a tutti i forumusti.
Ho già le balle piene ad andare avanti tutti i giorni nella mia melma che onestamente non mi devo paragonare a nessuno.. gli eroi? non esistono .. ed ogni azione è fatta per far piacere a sè stessi sempre (prima che farlo agli altri) compreso Gesù, il Che, Maria Teresa, l'eremita, il papa e lo stesso Nietzsche... tutti nel profondo nutriamo prima il nostro ego, è l'uomo fatto così il resto è relativo.
Vorrei fare un'osservazione su questo topic.
Spesso negli ambienti nicciani, come questo forum, si punta il dito contro "il vecchio", cioè
le vecchie istituzioni morali e religiose. Del resto decostruire verso 'le nouveau' è baffesco.
Vorrei però ricordare che non c'è solo la chiesa da secolarizzare, vorrei ricordare istituzioni
vecchie, obsolete e storicamente anche più violente (almeno ai tempi attuali) come le mafie.
Chiunque tenti di denudarle, rinfacciarle o anche solo darle in pasto alla ragione o alla
sragione di una nuova morale, giusta o sbagliata che sia, rischiando in tal modo la propria
vita o anche solo il proprio posto nella scala sociale, non è concettualmente diverso da chi è stato
bruciato al Campo dei Fiori o destituito dalla sua cattedra per aver sfidato classi di potere.
Non capisco l'obiezione per la quale la motivazione dovrebbe oscurare l'effetto dell'azione.
"Le motivazioni che li hanno spinti" non sono nobili o eroiche? e quali lo sono, allora?!?
Tutte e Nessuna. Ecco perchè (bravo Tom) non ha senso parlare di eroi: è perchè gli eroi
non esistono. Ci sono solo persone che fanno la differenza.
Saperle riconoscere, questo è difficile.
Per questo preferirei dare a Saviano ancora del tempo (almeno prima di giudicarlo 'storicamente' come un eroe o un fanfarone)
Io dico solo che sono sospettoso, perchè esiste un modo di combattere disinteressato (da guerriero) come alcuni meritevoli magistrati (che non sono eroi e sinceramente non rispetto più di altre persone che sfidano il male di vivere quotidiano) e poi c'è chi ci scrive un libro e guadagna milioni. Tutto qui.
Aggiungo che la mafia secondo una visione strettamente nietzschiana non rientra nelle istituzioni morali che comandano su un rapporto di falsi valori (mondo soprassensibile idealizzato ecc...) per un sentimento di risentimento alla vita, la mafia comanda secondo un "sincero" rapporto di potenza.
Coi magistrati mi riferivo a gente un po' più degna di quelli (leggi quelli che ci hanno lasciato le penne). Certo ognuno ha degli interessi ma quello è combattere, questo è farsi soldi e poi farsi proteggere dalla scorta e pare adesso che voglia andare all'estero.
Riguardo all'interpretazione "morale" del fenomeno era un modo per riportare la dimensione nietzschiana a quello che è, cioè non una lotta contro il vecchio per il nuovo ma una lotta delle forze attive contro le forze reattive. Believe it or not se vogliamo applicare queste categorie la mafia è una forza attiva, che i giovani siano deboli e siano costretti a questo è il normale risultato di un rapporto di forza in cui il più debole viene utilizzato attraverso la minaccia di morte (nella genealogia il signore è colui che non ha paura della morte, il servo si). La sincerità sta solo nella mancanza di risentimento dato che sono i forti a comandare attraverso la minaccia di morte e non viceversa i servi attraverso la minaccia di retromondi. Non credo molto neanche alla storia del risentimento contro lo stato, semplicemente lo stato è più debole della mafia e non rappresenta un'alternativa valida per sopravvivere.