L'illustre linguista Bruno Migliorini, Parole d'autore ( Onomaturgia), Sansoni, 1975, pp. 99-100 scrive che la parola compare in un polemista cattolico del '500, Rab ( 1527), per poi ritrovarla nel primo atto del Faust di Goethe e quindi in Nietzsche. Fu poi d'Annunzio a tradurla con ''Superuomo''. Cf. Migliorini, Saggi sulla lingua del Novecento, Firenze, 1963, cap. 2.